Poesia
Quei giorni lontani di Ibn Zaydun
La distanza ha già preso il posto della nostra amicizia
gli aspri rimproveri hanno fatto svanire il profumo della nostra unione.
Ahimè! Giunse il giorno della partenza, triste regalo del destino
e con essa l'editto che annuncia la mia morte.
Chi farà sapere a colei ormai così distante
di quella tristezza che il tempo non può mitigare,
ma solo ferire con i suoi cambiamenti;
di quei giorni lontani,
quando vicino a te ridevo dalla tenerezza
e che ora solo mi fanno piangere!
Furioso era il mio rivale,
quando bevemmo dalla coppa dell'amore;
elevò il suo clamore affinché vi affogassimo,
e il destino l'esaudì, sciogliendo
quel nodo con cui erano unite le nostre anime,
rompendo i lacci che univano le nostre mani.
Se un giorno tememmo la separazione,
non speriamo già più di ritrovarci uniti.
Dal momento del tuo abbandono,
il mio solo credo è quello di esserti fedele,
non ho abbracciato altra religione che te.
Sei ingiusta con me,
quando consoli l'occhio invidioso
o rallegri coloro che mi odiano.
Pensai che sotto i colpi violenti della disperazione,
avrei potuto dimenticarti,
perché allora la mia disperazione,
alimenta il desiderio di te?
Mi lasciasti, ti lasciai,
però le ferite del desiderio di te divennero insanabili,
e i miei occhi bagnati dalle lacrime non si asciugarono mai più.
Quando i miei pensieri vagano e si posano sul ricordo di te,
quasi muoio dal dolore, però lo accetto.
Da quando ti ho perso,
i miei giorni si sono trasformati,ora sono diventati neri,
con te le miei notti erano bianche e piene di luce.
Al nostro amore corrisposto,
l'orizzonte della vita appariva chiaro e nella nostra armonia
la fonte dell'amore scorreva incontaminata;
allora inclinavamo i rami dell'unione per raccoglierne i frutti,
così vicini da poterli gustare insieme,
secondo il nostro desiderio.
Che piova allegria sopra il tempo della nostra amicizia,
quando tu eri mirto fragrante per la mia anima!
L'assenza molte volte cambia il cuore di chi ama,
ma non credere che la tua lontananza abbia cambiato il mio.
Mai, mai, per l'amor di Dio,
ho desiderato che l'amore per te cambiasse,
né che il desiderio di te mi lasciasse
anche se per un solo istante.
Non ho cercato amicizie che ti appartassero
né perseguito un altro amore che mi allontanasse da te
Anche se per amore dovesse inchinarsi a me,
dal suo trono eccelso, la luna della notte oscura,
nessuno, nessuno, eccetto tu, potrebbe sedurmi.
Piango fedele e se non saremmo mai più uniti,
l'immaginazione mi compenserà,
il ricordo sarà sufficiente
Se il ritrovarsi in questo mondo sarà difficile
noi ci ritroveremo nella valle del giudizio.
Trad. V. Cantarino