Poesia
Ghazal
ll Derviscio
Ho chiesto l'elemosina di un tuo sguardo, e tu hai distolto gli occhi.
Ho chiesto l'elemosina di un sorriso, il tuo viso è indurito.
Ho chiesto l'elemosina di un bacio, e mi hai risposto: Va per la tua strada'.
O mia pernice, senza uno sguardo, senza un sorriso, senza un bacio,
come posso continuare il mio viaggio?
E in quale fonte devo fermarmi se ho sete di te?
Perchè?
Perché canti - Oh Upupa quando la voce del mio amato è stata spenta?
Perché brilli – Oh Sole- quando gli occhi del mio amato sono stati chiusi?
Perché sogni - Oh-Ragazza - visto che la felicità è un eterno miraggio?
Io canto ancora - oh dolente - perché altri cuori sono allegri.
Io splendo ancora - oh dolente – perché altri possano guardare il mio splendore.
E se io sogno - oh dolente - è perché tu domani forse amerai ancora.
Il suo Amore
Ha elogiato i miei occhi di gazzella.
Ha fatto trionfare la musica della mia voce
Ha bevuto nella primavera del mio corpo.
Quindi, ha calpestato il mio cuore.
Ricordo
Sulle mie labbra il sapore del miele: il suo bacio.
Nella mia anima un riflesso del cielo: i suoi occhi.
Un pugnale nel mio cuore: il suo giuramento
Saifah
Saïfah, anima mia, perché hai messo lo tchartchaf,
mentre il vento soffia sulle pianure e solleva le pietre aguzze?
Saïfah, corona della mia testa, perché i battiti del tuo petto petto sono più veloci di quelli della foglia del platano scosso dal vento della pianura?
Saïfah, luce dei miei occhi, perchè il tuo sguardo un tempo così dolce è diventato più arido della pianura riarse dal vento?
Io ho indossato lo tchartchaf, o maledetto,
per volare con il vento della prateria tra le braccia di colui che mi aspetta.
Il mio cuore batte a fino rompermi l'anima,o maledetto, perché la tua mano bugiarda ha infranto la coppa trasparente del mio cuore.
Il mio sguardo è arido, o maledetto,
perchè tutte le mie lacrime le ho versate per formare nel deserto il ruscello che mi annegherà .
Confidenze
Io preferisco la notte, ha detto Aisha,
tutto è addormentato e posso piangere in silenzio.
Io preferisco il giorno, ha detto Zeineh,
tutto è gioia e il mio dolore rimane inosservato.
Lei è morta
A questa fonte si dissetava
E' morta e la sorgente scorga ancora
Di questo miele assaporava le delizie
Lei è morta e il miele è sempre più dolce
In questo roseto lei si fermava
Lei è morta e le rose fioriscono ancora
Aveva il mio cuore tra le sue mani.
Lei è morta e il mio cuore riposa nella tomba
Pagina letta
Non avevo ancora compreso
Che già mi trovava bella
Non gli avevo ancora sorriso
Che già sentiva di amarmi
Non gli avevo ancora parlato
Che già mi giurava amore eterno!
E quando lo guardai,
distolse il suo sguardo
e quando gli sorrisi
sentì il suo cuore insoddisfatto
e quando finalmente balbettai ti amo
mi rispose:
Basta! Azize mi piace di più
Se mi avessi detto...
Se tu mi avessi detto: Regalami il tuo corsiero preferito,
Ti avrei risposto: Prendi senza scrupoli il mio corsiero preferito.
Che importa! Perché mi hai incatenato al tuo grembo.
Se tu mi avessi detto: Fammi dono di tutti i tuoi tesori.
Io ti avrei risposto: Prendi senza complimenti tutti i miei tesori
Che importa! Purché io rimanga tuo debitore.
Se tu mi avessi detto:
Fammi dono di tutto il tuo sangue
Ti avrei risposto: Prendi senza remore tutto il mio sangue
Che importa!Tu disponi già tutta la mia anima intera.
Ma se tu mi avessi detto: Rompi il tuo Kandjiar,
Ti avrei risposto: Prima ti taglierò la testa!
La collana di gelsomini
Aicha ha fatto una collana che si avvolge al collo,
ma sotto le sue dita impazienti il filo di seta si è rotto.
I gelsomini diffondono un effluvio di pioggia profumata;
Uno è rimasto tra i suoi capelli sciolti l'altro è caduto a terra,
un altro è finito tra i suoi seni fermi.
Che cosa daresti Mansour per essere il fiore che riposa in quelle valli dell'amore!
Ma il cuore di quella ragazza è una sorgente che non ancora sgorgata,
e non è ancora tempo per posare con le labbra amorose una collana di baci
sul collo sinuoso.
Anonimo. Trad. di M. Ferte