Poesia
L'anima mia vorrebbe una stella di Teodor Ivanovic Tjutcev
L' anima mia vorrebbe essere una stella;
ma non a l’ora in cui, dal firmamento di mezzanotte,
quelle tremolanti luci, come occhi vivi,
contemplano il mondo terrestre immerso nel sonno;
ma di giorno, quando, quasi velate di un vapore denso
dai raggi infuocati del sole,
pari a divinità, esse ardono eterne e più luminose,
nell’etere imperscrutabile, purissimo.
Giorno e notte
Sul misterioso mondo degli spiriti,
sopra questo abisso senza nome,
è stata gettata una coltre, tutta d'oro tessuta
per la volontà degli dei!
Questa rutilante coltre è il giorno!
Il giorno che è risveglio di vita per i mortali,
guarigione per l’anima che soffre,
amico degli umani e delle divinità!
Ma il giorno cade; ecco la notte.
E' sopraggiunta, e da questo mondo fatale,
la coltre, il dono divino, tutta d ’oro intessuta,
ha strappato e gettato via...
Resta spalancato ai nostri piedi, il baratro
coi suoi terrori, con le sue caligini
e non c'è schermo fra l’abisso e noi!...
Ecco perché è così spaventosa per noi. la notte!
Trad Virginio Narducci