Poesia

L'anima mia vorrebbe una stella di Teodor Ivanovic Tjutcev

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Scritto da Federico

 

L' anima mia vorrebbe essere una stella;

ma non a l’ora in cui, dal firmamento di mezzanotte,

quelle tremolanti luci, come occhi vivi,

contemplano il mondo terrestre immerso nel sonno;

ma di giorno, quando, quasi velate di un vapore denso

dai raggi infuocati del sole,

pari a divinità, esse ardono eterne e più luminose,

nell’etere imperscrutabile, purissimo.

 

 

Giorno e notte

 

Sul misterioso mondo degli spiriti,

sopra questo abisso senza nome,

è stata gettata una coltre, tutta d'oro tessuta

per la volontà degli dei!

Questa rutilante coltre è il giorno!

Il giorno che è risveglio di vita per i mortali,

guarigione per l’anima che soffre,

amico degli umani e delle divinità!

Ma il giorno cade; ecco la notte.

E' sopraggiunta, e da questo mondo fatale,

la coltre, il dono divino, tutta d ’oro intessuta,

ha strappato e gettato via...

Resta spalancato ai nostri piedi, il baratro

coi suoi terrori, con le sue caligini

e non c'è schermo fra l’abisso e noi!...

Ecco perché è così spaventosa per noi. la notte!

Trad Virginio Narducci

Copyright 2011 L'anima mia vorrebbe una stella di Teodor Ivanovic Tjutcev. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
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