Poesia
Il vascello d'oro di Emile Nelligan
Era un grande vascello scolpito nell'oro massiccio;
I suoi alberi toccavano l'azzurro, sopra i mari sconosciuti;
La Cyprine d'amore, con i suoi capelli scarmigliati e le sue carni nude,
si allungava a prua , al sole cocente.
Però venne la notte a colpire il grande abisso
nell'oceano pericoloso dove cantava la sirena
e il naufragio orribile inclinò la chiglia
sprofondando nell'abisso, un immutabile bara.
Era una nave di oro, i cui fianchi diafani
rivelava i tesori ai marinai profani
Avversione,Odio e Nevrosi disputarono tra loro.
Che rimane de lei in quella breve tormenta
Che accadde al mio cuore, ahimè la nave abbandonata
inevitabilmente affondò nell'abisso del sogno