Poesia

Io sognai di Giovanni Camerana

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Scritto da Umberto

 

Io sognai. Fu il mio sogno fantastico:

Un tramonto, una morta, un poeta.

Oh, qualcun che m’intenda! che dicami:

Furon larve notturne; t’acqueta”.

Io sognai. Nella bara la vergine,

Come un giglio consunto, giacea;

Sull’occiduo chiaror malinconico

Il suo greco profil si pingea.

Era immoto il bel seno; eran gelide

Le diffuse del crin bionde anella:

A baciarle, spuntava di Venere,

Dietro ai monti già foschi, la stella.

A’ suoi piè stava ancor l’arpa flebile,

Ma una corda, oh tristezza! era infranta.

Ed ancora l’amplesso dell’edera

Avvolgea quella fronte da santa.

La campagna era muta. Ma un gemito

Echeggiava nell’ombra sommesso;

Ma d’accanto alla povera esanime

Singhiozzava un garzon genuflesso.

Cupo sogno, presagio funereo!…

La mia Musa, oh segreti d’Iddio!

Era quella defunta: quel gemito,

Ahi sventura! era il gemito mio.

 

Copyright 2011 Io sognai di Giovanni Camerana. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
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