Poesia

Il poeta di Antonio Machado

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Scritto da Lara

 

Scylla-Salvator Rosa

 

Maledicendo il suo destino

come Glauco, il Dio marino,

guarda, offuscata di pianto la pupilla,

il mare che gli deve la sua bianca vergine Scilla.

 

 

Lui sa che un Dio troppo forte

con la sostanza immortale sta giocando alla morte

come un fanciullo barbaro. Egli pensa

che dovrà cadere come ramo che sopra l'acqua galleggia

prima di perdersi,goccia di mare,nel mare immenso.

 

 

In sogno ascoltò il suono di una parola divina;

in sogno gli fu mostrata la fredda legge diamantina

senza odio ne amore, e il freddo

soffio dell'oblio spira sopra una spiaggia di noia.

 

 

Sotto le palme dell'oasi la buona acqua

vide sgorgare dalla sabbia;

e si dissetò tra le dolci gazzelle, e tra gli animali carnivori...

 

E seppe com'è la vita fatta di sete e di dolore;

e fu compassionevole con il cervo e con il cacciatore,

con il ladro e il derubato,

con l'uccello predato e il sanguinario predatore.

 

L'Ecclesiaste disse: vanità delle vanità,

tutto è nera vanità;

e udì un'altra voce che chiamava, anima della sua solitudine:

solo tu sei,luce che fulgi dal cuore, verità.

 

E guardando come lucevano

migliaia di bianche stelle,

pensava che tutte quante

nel suo cuore ardevano.

Notte d'amore!...

e un'altra notte

sentì la tristezza

che faceva vacillare la pura fiamma,

e il cuore che sbadigliava

e l'istrione che declamava.

E disse: le gallerie dell'anima in attesa sono

deserte, mute, vuote:

le bianche ombre se ne vanno.

 

E il demone del sogno aprì il giardino incantato

del passato. Come era bello!

Con che bellezza il passato

simulava la primavera,

quando dall'albero d'autunno pendeva il frutto,

misero frutto marcio, con il buco scavato

che custodiva il vermiciattolo nascosto!

Anima, che invano aspirasti ad essere giovane ogni giorno di più,

strappa il tuo fiore, l'umile fiore della malinconia!

 

Mi disse l'alba a Primavera:

Io fiorì nel tuo cuore ombroso

molti anni fa, vecchio viaggiatore

che non raccogliesti i fiori lungo il tuo cammino.

 

Il tuo cuore oscuro,per caso conserva

il profumo antico dei miei vecchi gigli?

Profumano ancora le mie rose la bianca fronte

della fata del tuo sogno adamantino?

 

Risposi all'alba:

I miei sogni sono solo fatti di cristallo.

io non conosco la fata dei miei sogni;

e neppure so se il mio cuore è fiorito.

 

Però se aspetti la mattina pura

che romperà il bicchiere di cristallo,

forse la fata ti darà le sue rose,

il mio cuore i suoi gigli

Copyright 2011 Il poeta di Antonio Machado. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
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