Poesia
Povertà a dieci anni di Matilde Alba Swann
Tutta la mia angoscia ebbe la forma di una scarpa.
Una scarpetta rotta, opaca, schiodata.
Il cortile della scuola... appena di terzo grado.
Come fu lunga la ricreazione, la più lunga dell'anno.
Io avevo vergogna di mostrare la mia povertà.
Avrei preferito avere rotte le gambe e intere le mie scarpe.
E li appoggiata contro una porta, guardando,
mi invadeva la stanchezza
di vedere gli altri correre nel cortile.
Scarpe con stringhe, scarpe con cinturini, tutte scarpe intere.
Mi sentivo in colpa, vinta e sminuita.
Il mio cuore sanguinante.
Se sapessero gli uomini di quanto a dieci anni
possono soffrire i bambini per non avere scarpe...
Che dolore precoce. Ancora continua a dolermi il passato
Il cortile della scuola e quella lunga ricreazione …
Il mio piedino tremolante, inquieto, raggomitolato
La mia infanzia intristita, il mio mondo infranto
Un passero senza ali, deposto ai piedi di un albero.