Poesia

Sorrisi e lacrime di Kalil Gibran

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Scritto da Federico

Raccolse il sole l'estremità dei suoi raggi in quel bosco verdeggiante, dietro la linea dell'orizzonte sorgeva la luna, spandendo nel bosco una soave chiarore.

Io ero seduto li sotto gli alberi, osservavo il trascorrere del tempo e le sue trasformazioni guardando attraverso i rami le stelle sparse nel cielo come tante monete d'oro sopra un panno azzurro e ascoltando in lontananza il gorgoglio dei ruscelli a valle.

Gli uccelli sopra i rami verdeggianti erano tranquilli, i fiori addormentati, regnava la calma, quando sentii dei lievi passi che calpestavano l'erba.

Volsi lo sguardo e vidi un giovane accompagnato da una ragazza che si avvicinavano verso di me e sedettero sotto un albero frondoso; li guardavo senza essere visto Il giovane dopo essersi guardato attorno, disse:

-Siedi vicino a me, amore mio e ascoltami:

sorridi, perché il tuo sorriso è il simbolo del nostro futuro Rallegrati perché i nostri giorni sono felici. L'anima mia mi dice che un sospetto genera nel tuo cuore la sfiducia nell'amore ma questo è peccato amore mio; tra breve tu sarai la padrona di questo territori e di tutti i possedimenti che stasera illumina la luce della luna. Sarai la signora di questo palazzo che è simile ad un palazzo di un re. I miei superbi cavalli ti porteranno a passeggio e le carrozze ti porteranno alle feste da ballo e ai divertimenti.

-Sorridi amore mio, come sorride l'oro custodito nei cofani di mio padre. Nel nostro futuro ci sarà una luna di miele.

-Il tempo?

Lo spenderemo in abbondanza sulle sponde dei laghi Svizzeri, nei panorami dell'Italia, nei palazzi del Nilo e sotto i rami dei cedri del Libano. Conoscerai molti dignitari e signore che invidieranno i tuoi vestiti e i tuoi gioielli. Questo sarà quello che riceverai in dono da me. Accetti?

-Oh! Quanto è dolce il tuo sorriso. E' il sorriso della mia esistenza.

Dopo pochi minuti, li vidi camminare lentamente calpestando i fiori con i loro passi, come il ricco che calpesta con i suoi piedi il cuore dei poveri e scomparvero dalla mia vista.

Allora pensai all'importanza del denaro davanti all'amore, precedenza di ogni iniziativa dell'uomo, all'amore fonte di luce e di felicità. Rimasi assorto nel va e vieni di questa meditazione, finché distinsi due ombre che passarono vicino a me e sedettero.

Erano un ragazzo e una ragazza che vivevano al lato dei campi dove sono le capanne dei lavoratori.

Dopo un istante di silenzio udì questa conversazione accompagnata da singhiozzi profondi.

Basta piangere amore mio. L'amore che volle aprirci le nostre menti e fare di noi i suoi idolatri ci fornisce di pazienza e rassegnazione, basta piangere Consolati perché già giurammo la fedeltà del nostro amore e a causa di questo amore sopportiamo il sacrificio della miseria, dell'amarezza della sfortuna e della triste separazione. Dovrò lottare tutti i giorni per guadagnare a sufficienza, guadagno che depositerò nelle tue mani e che ci servirà per costruirci un un futuro. Oh amore! Amata mia!

Signore accetta questi nostri singhiozzi e queste lacrime come un incenso profumato, sarà la ricompensa dei nostri meriti. Addio amore mio, io parto prima che la luna scompaia. Udi poi una voce tremula, interrotta dai singhiozzi e dalle lacrime, una voce di fanciulla che trasmetteva tutto il suo dolore, il caldo amore, l'amarezza della separazione e la dolce rassegnazione e che diceva:

Oh! amore mio, separiamoci.

Io seduto sotto quegli alberi provavo una grande pena, si svelavano i segreti di questo mondo estraneo,guardai allora la natura addormentata e osservandola con tenerezza vi trovai una cosa infinita, una cosa che non si compra con l'oro, trovai una cosa che non si spegne con le lacrime d'autunno e nemmeno uccide la tristezza dell'inverno, trovai una cosa che non si trova nei laghi della Svizzera né nei viaggi in Italia. Trovai una cosa che rinvigorisce a primavera e fruttifica in estate trovai...l'amore

Trad. josè Mereb

Copyright 2011 Sorrisi e lacrime di Kalil Gibran. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
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