Poesia

Alla Luna di Juan Diaz Covarrubias

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Scritto da Lara

Rimani oh placida Luna, argentata,

Rimani con il tuo incanto, la tua luce pura,

Mentre io nasconderò la mia vita solitaria

tra le ombre della notte oscura.

 

E se la tua luce, pallida e triste, illumina

la bella che amai senza speranza.

Dille che il pianto che hai visto nei miei occhi,

Nessuno al mondo riesce ad asciugarlo.

 

Quando talvolta ilare e affannosa

Ti contempla vagando tra i fiori,

o aspettando trepidamente il suo amante

Si addormenta in un sonno di illusioni e di amore.

 

Io adorai questa donna, casta violetta

che sbocciò tra la lava di questa terra;

Più pura del sogno di un poeta

Portato dagli angeli del cielo.

 

Dolce sospiro di un bimbo innocente,

Angelo d'amore che per amore delira,

Placida vergine della prima carezza,

Fiore che profuma e profumando respira.

 

Contemplala felice, oh cara Luna

Legala con il dolce laccio del piacere,

Che io tranquillo percorrerò la strada della mia vita

con il mio pianto e la mia miseria di poeta.

 

Dille che il suo ricordo nella mia memoria

Rimarrà per sempre, solo, profondo,

anche quando mi attenderà un avvenire di gloria

o quando vagherò errabondo come un mendicante per il mondo.

 

E al lasciare la sponda del mare della vita,

Quando stanco di piangere, morirò,

Illumina oh Luna per una volta ancora

I fiori dimenticato della mia tomba

Copyright 2011 Alla Luna di Juan Diaz Covarrubias. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
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