Poesia
Alla Luna di Juan Diaz Covarrubias
Rimani oh placida Luna, argentata,
Rimani con il tuo incanto, la tua luce pura,
Mentre io nasconderò la mia vita solitaria
tra le ombre della notte oscura.
E se la tua luce, pallida e triste, illumina
la bella che amai senza speranza.
Dille che il pianto che hai visto nei miei occhi,
Nessuno al mondo riesce ad asciugarlo.
Quando talvolta ilare e affannosa
Ti contempla vagando tra i fiori,
o aspettando trepidamente il suo amante
Si addormenta in un sonno di illusioni e di amore.
Io adorai questa donna, casta violetta
che sbocciò tra la lava di questa terra;
Più pura del sogno di un poeta
Portato dagli angeli del cielo.
Dolce sospiro di un bimbo innocente,
Angelo d'amore che per amore delira,
Placida vergine della prima carezza,
Fiore che profuma e profumando respira.
Contemplala felice, oh cara Luna
Legala con il dolce laccio del piacere,
Che io tranquillo percorrerò la strada della mia vita
con il mio pianto e la mia miseria di poeta.
Dille che il suo ricordo nella mia memoria
Rimarrà per sempre, solo, profondo,
anche quando mi attenderà un avvenire di gloria
o quando vagherò errabondo come un mendicante per il mondo.
E al lasciare la sponda del mare della vita,
Quando stanco di piangere, morirò,
Illumina oh Luna per una volta ancora
I fiori dimenticato della mia tomba