Medicina
Gyud Shi-Analisi di un antico testo di medicina tibetana
Di Alexander Csoma De Koros
La letteratura tibetana, originariamente derivata da quella indiana, si basa su due grandi collezioni chiamate Kah-gyur e Stan-gyur. La prima era la traduzione di precetti di ordine morale e religioso della dottrina attribuita a Sakyashinan e costituiva un corpo di cento volumi. Trattavano dell'educazione, delle regole di condotta, della disciplina, della saggezza trascendentale, leggende sulla vita di Buddha, senza tralasciare i risvolti mitici e gli aforismi. Il secondo o Stan-gyur era un opera ancora più poderosa, in duecentoventicinque volumi che trattavano almeno in parte le stesse materie del Kah-gyur. Era suddiviso in ottantasette volumi di dottrina mistica e 136 di aforismi.
All'interno di questa colossale enciclopedia, erano presenti lavori di logica e di retorica, una grammatica in sanscrito, con relativo vocabolario. Un trattato sulle arti meccaniche, uno sull'arte della politica e del buon governo, oltre a cinque volumi di medicina. Queste opere al pari di tante altre tradotte dal sanscrito,si pensa siano derivate dagli insegnamenti dei maestri spirituali e che furono in seguito raccolte e ricompilate dai loro numerosi discepoli. Tuttavia nonostante l'importanza di queste opere e la presenza all'interno di libri di medicina, questa rimaneva comunque trascurata dai tibetani che vedevano piuttosto nella malattia un segno di un qualche maleficio che comportava una perdita delle energie vitali da imputare ad un atto di mancato rispetto verso qualcuno degli dei del luogo. Fu solo dopo la penetrazione del Buddhismo che la medicina giunse ad assumere una dimensione e dignità tutta sua. Comunque il loro testo di medicina più importante non compare all'interno di queste due grandi collezioni, ma è un testo a carattere sacro attribuito a Sakya e la cui versione originale era scritta in sanscrito e solo successivamente tradotto in tibetano. Si tratta del libro intitolato rGyud-bZhi , meglio conosciuto come Gyud-shi, un trattato medico in quattro parti. Tra l'ottavo e il nono sec. d.C. un interprete tibetano Bairotsana o Vairochana, tradusse il libro dalla lingua del Kasmir in tibetano, con l'aiuto di eminente medico il pandit Dava mNon-gah e lo presentò alla corte del re tibetano Khri-srong Dehutsan. Questo re affidò al grande medico Gyu-Thong, il compito di studiare il libro e verificarne il contenuto avvalendosi della collaborazioni di altri medici illustri.
In questa maniera ci fu un riconoscimento ufficiale delle tradizioni mediche, furono istituite scuole e organizzato il primo congresso di medicina nel monastero di Samye, dove furono invitati medici provenienti anche da altre parti del mondo, soprattutto medici indiani, cinesi, persiani e greci. Fu così che diverse generazioni di medici si susseguirono nello studio di questo testo sacro, fino ad arrivare al tredicesimo secolo, quando un discendente di Gyu-Thong, detto il Giovane per distinguerlo dal suo antenato, lo ricompilò, e provvide alla diffusione e propagazione della medicina insieme ad altri nove medici. Secondo una tradizione mai smentita, il rGyud-bZhi, fu nascosto dal maestro di Vairochana tra le colonne del monastero di Samye. Il maestro di Vairochana altro non era che il guru Padmasambhava, che introdusse il buddhismo tantrico in Tibet nel VIII sec. e a cui è stata attribuita la paternità del Bardo Thodol noto anche come ”Il libro dei morti tibetano”. Un secolo dopo fu trovato da Drapa Ngonsha, maestro appartenente alla scuola religiosa dei Nying-ma-pa, ordine conosciuto come scuola non riformata dei Berretti Rossi, reincarnazione di Vairochana. Alla tradizione di questa scuola appartengono i Testi-ritrovati o Ter-ma scritti in un linguaggio esoterico, decifrabile solo dai ter-tin, scopritori di tesori, emanazioni di Padmasambhava. Questi testi che non sono compresi nei due testi canonici già ricordati, fanno parte dei testi tesoro dei Nying-ma, il Rin-chen gter-mdzod di cui fa parte il Rgyud-bZhi, che è considerato a tutti gli effetti un testo rivelato.
Esistono altre 50 opere antiche di medicina oltre ai già citati cinque volumi dello Stan-gyun e agli occasionali riferimenti dello Kah-gyur, ma il più famoso è il commentario allo Gyud-shi, intitolato Baidura snon-po ( lapislazzulo azzurro) scritto da Sangs-rgyas primo ministro del V Dalai Lama nel XV sec. il quale scrisse inoltre un commentario di astrologia noto come Baidura ser-po o lapislazzulo giallo. Sang-rgyas con l'aiuto del Dalai Lama fondò la più grande scuola di medicina a Chak-puri un monastero vicino Lhasa scuola che era destinata a diventare subito un punto di riferimento insieme a quella di Chang-Zur.
Nonostante le basi mediche e filosofiche erano parte del sistema medico indiano, i tibetani cambiarono completamente il modo di pensare soprattutto per quanto riguarda l'aspetto mistico di questa scuola di pensiero medico e ne attribuirono la rivelazione non più a Dhewantari ma a Buddha stesso e alle sue emanazioni.
La scienza medica era stata attribuita al santo Chandadas, il quale come emanazione del Buddha stesso o Sakhya, rivelò agli uomini i segreti della medicina racchiuse in quattro parti, che sono giunte fino a noi con il nome dei quattro Tantra della medicina una raccolta di pratiche mediche basate sui concetti espressi dalla filosofia buddhista.
Primo Tantra
La prima parte del trattato si intitola rtsa-vahi-rgyut radici o basi del trattato medico ed diviso in sei capitoli.
Primo capitolo:
Si descrive come Chandadas (Shakya) assunse la forma di un medico eminente, che viveva in una foresta di piante medicinali dove sorgeva un superbo palazzo. Qui in presenza degli Dei, dei saggi (Rishis) e una larga rappresentanza di uditori eretici e ortodossi, rivelò al suo vasto uditorio i segreti dell'arte della guarigione.
Secondo capitolo:
Shakya rivolgendosi al suo vasto uditorio disse:
Amici qui riuniti, vi porto a conoscenza che ogni essere umano, ogni creatura che desidera rimanere in salute e ogni uomo che desidera poter curare ogni disturbo e prolungare la su vita, deve essere istruito alla dottrina medica. Così come per poter raggiungere la perfezione morale, la salute e la felicità egli deve essere liberato dalla miseria della malattia; allo stesso modo chi desidera essere rispettato e onorato dagli altri deve essere istruito nell'arte della salute. Allora uno dei santi eremiti o rishis Drang-Srong espresse il desiderio di potersi dedicare al benessere degli altri, chiedendo la maniera in cui sarebbe stato istruito nella dottrina medica. Allora il maestro Shakya disse: devi essere istruito nelle quattro parti della scienza medica, che sono: le radici o la teoria, le spiegazioni, l'istruzione o trasmissione orale e le operazioni; inoltre devi essere istruito nelle otto branche della cura; la cura di tutto il corpo, la cura di particolari malattie, e le malattie infantili. Le malattie delle donne; la cura delle malattie causate da spiriti maligni; le ferite da taglio, lancia ecc.; ogni sorta di intossicazione da veleni, morsi di animali e punture di insetti velenosi; le malattie causate dalla vecchiaia; e la cura per incrementare la virilità nell'uomo. E queste in linea di massima sono le principali divisioni dell'intero trattato medico.
Il numero dei capitoli del libro sono 156:
Tantra Radice Tsa-gyud in 6 capitoli;
Shad-gyud Tantra esplicativo in 31 capitoli;
Men-ngag-gyud Tantra della trasmissione orale in 92 capitoli;
Chima-gyud Tantra delle operazioni e conclusivo in 27 capitoli.
Terzo capitolo:
Per illustrare questa complicatissima arte della medicina,per esemplificare egli usò un'allegoria. L'essere umano è come un albero con tre radici, nove tronchi, 47 rami, 224 foglie, due germogli e tre frutti.
Le radici sono la base delle malattie, i sintomi e il metodo da applicare per curarle.
Dalla prima radice si elevano verso l'alto due alberi:
Il primo, è l'albero fisico e mentale il che equivale a dire che simbolizza l'organismo nelle sue naturali condizioni di benessere. Dall'albero sano partono tre rami.
Il primo ramo è il ramo dei tre umori corporei e del loro giusto equilibrio.
I tre umori sono rappresentati dal Vento, dalla Bile e dalla Flemma con le loro funzioni e la loro influenza sull'organismo in generale. Sono energie sottili che presiedono a tutte le funzioni dell'organismo mantenendolo in buona salute quando sono in equilibrio tra di loro.
Il secondo ramo è il ramo dei sette costituenti corporei dai quali dipende la vita: chilo, sangue, carni, grasso, ossa, midollo e seme.
Il terzo ramo è il ramo dei prodotti di scarto: feci, sudore, urine.
Sul ramo dei tre umori sani ci sono quindici foglie:
Le cinque foglie del Vento.
Le cinque foglie della Bile.
Infine le cinque foglie della Flemma.
Sul secondo ramo ci sono sette foglie, uno per ciascuno dei componenti corporei.
Sul terzo ramo le foglie sono tre e rappresentano ognuna i tre prodotti dell'escrezione fisiologica dell'organismo.
In cima all'albero della salute ci sono due boccioli:
Il primo é il bocciolo dal quale sboccerà il fiore della salute, fresco e colorato, sbocciato da una vita sana e regolare e dalla rettitudine morale; dal secondo bocciolo sboccerà il fiore della lunga vita.
Tra i due fiori ci sono tre frutti: Il frutto della perfezione morale,quello della salute e quello della felicità;
Dal tronco dell'albero malato, si innalzano nove rami con 63 foglie:
Sul primo ramo che rappresenta le cause che generano le malattie crescono tre foglie che simboleggiano la lussuria e il desiderio sfrenato, la passione e la rabbia; l'ottusità e l'ignoranza.
Il secondo ramo è quello delle cause accessorie delle malattie. Su di esso crescono quattro foglie che identificano il clima ostile in relazione alle stagioni, al freddo e al caldo; la malevolenza degli spiriti maligni; le intemperanze alimentari cause di un'alimentazione sbagliata, con eccessi alimentari o carenze nutrizionali; lo stile di vita sbagliato.
Il terzo ramo sta a simboleggiare le vie d'ingresso delle malattie. Sul ramo ci sono sei foglie, che sono le vie di penetrazione e di approfondimento delle malattie.
Ad essere interessata per prima dall'aggressione delle noxe patogene è la pelle, dalla pelle la malattia si approfondisce per penetrare nei muscoli, da dove propagandosi attraverso il circolo dei vasi sanguigni raggiungono le ossa, infine la malattia si propaga prima agli organi interni pieni per raggiungere come ultima tappa del percorso i visceri cavi.
Sul quarto ramo, quello della localizzazione delle malattie ci sono tre foglie: la foglia della Flemma è nella parte superiore del corpo, dove è anche ubicata l'ottusità mentale che trova la sua sede nella testa e nel cervello.
La foglia della Bile è nella parte centrale del corpo, residenza della rabbia, la cui sede è il fegato e la vescica biliare.
Il Vento si localizza insieme alla passione insana nella zona sacrale e genitale del corpo.
Il quinto ramo, che ha quindici foglie è il simbolo dei quindici percorsi delle malattie. Ci sono quindici vie o canali attraverso i quali le malattie si propagano. I canali attraverso i quali si propaga il Vento sono: le ossa, le orecchie, la pelle, il cuore, le arterie e le budella. Il sangue, il sudore, gli occhi, il fegato, gli intestini, sono le vie preferenziali attraverso cui si muove la Bile. Il chilo, carne e grasso, midollo e fluidi seminali, feci e urine, naso e lingua, polmone, milza, reni, stomaco e vescica sono i veicoli che convogliano gli umori flemmatici.
Il sesto ramo rappresenta il tempo in cui la malattia si manifesta, è in relazione sia con le tre tappe della vita dell'uomo che con il tempo inteso in senso cronologico, sul ramo ci sono tre foglie. Relazionate all'età, avremo una predominanza dell'umore Vento nelle malattie dell'età avanzata; nell'adolescenza e nella giovinezza predomineranno le malattie influenzate dalla Bile e la Flemma predominerà nelle malattie infantili. Rispetto al tempo cronologico, le malattie causate dal Vento, si manifesteranno durante l'estate, dopo l'alba e fino a mezzogiorno. Quelle causate dalla Bile, in autunno, tra mezzogiorno e mezzanotte. La Flemma è prevalente nelle malattie ad esordio primaverile, manifestandosi al mattino e alla sera.
Rispetto alla localizzazione del corpo, il Vento si distribuisce nelle parti fredde del corpo, la Bile nelle parti secche e calde, mentre la Flemma nelle parti grasse e untuose del corpo.
Sul settimo ramo, ci sono nove foglie che rappresentano gli esiti infausti del trattamento medico, per le quali non c'é speranza di guarigione e il cui esito finale è la morte; tra queste ci sono l'esaurimento delle energie vitali, karma, vita e fortuna, trattamento medico sbagliato, danni irreversibili agli organi vitali, reazioni avverse malevolenza degli spiriti.
Ci sono 12 cause divise in quattro foglie ciascuna per le quali la malattia è causata dalla trasformazione di un umore nell'altro con peggioramento dello stato generale:
ad esempio avremo la comparsa di un disordine dell'umore bile dopo un trattamento con un dosaggio elevato di medicine per trattare il disordine vento.
Tutti i disturbi sono riconducibili a due categorie: caldi e freddi. Quelli nei quali prevale il Vento e la Flemma, sono di natura acqua e come l'acqua sono energeticamente freddi. Il sangue e la Bile sono di natura fuoco e sono energeticamente caldi. Le malattie causate dai parassiti possono essere sia fredde che calde.
Capitolo Quarto
Dalla seconda radice, si innalzano tre tronchi:
Il tronco della diagnosi visiva con i rami dell'ispezione della lingua e dell'osservazione delle urine.
Il secondo ramo è il ramo della presa dei polsi;
Il terzo ramo è il ramo dell'interrogatorio del paziente.
I sintomi delle malattie. Ispezione della lingua e delle urine. La presa dei polsi. Interrogatorio dettagliato dell'insorgenza della malattia, della sua progressione, del tipo di dolore, quale cibo è di giovamento e quale di nocumento?
In relazione alla lingua, bisogna osservare se la lingua è rossa, secca, e rugosa è un chiaro segno della prevalenza del vento; se è coperta da un induito giallastro di una sostanza spessa e appiccicosa è segno di Bile; se è coperta da un induito bianco, molliccio e untuoso è segno di Flemma.
Rispetto alle urine se le urine del paziente sono chiare come acqua sorgiva e schiumose è un sintomo di Vento, se giallastre o rosse con un odore sgradevole molto schiumose è segno di Bile se sono chiare con un leggero odore è un segno di Flemma
In relazione al polso se il battito è irregolare, con brevi pause è segno di vento,, un polso veloce e pieno è segno di bile, un polso rallentato è segno di Flemma.
Il medico ha a disposizione 29 domande da porgere al suo paziente, in relazione alle abitudinii alimentari, all'attività fisica al tipo di dolore e alle sue manifestazioni.
Quinto capitolo
Sul significato delle cure
A) Rispetto al cibo:
La carne, i cereali, le verdure e le tisane sono impiegate comunemente per la cure delle malattie causate dal Vento. I cibi di origine animale e vegetale, le zuppe , i brodi e le pozioni curano i disturbi della Bile. Tutti questi cibi più le sostanze oleose sono utili per i disturbi da Flemma.
B) Rispetto allo stile di vita:
E' buona cosa per combattere i disturbi da Vento, rimanere in un ambiente riscaldato, rimanendo in compagnia di persone gradevoli.
Contro i disturbi della Bile è preferibile un luogo più freddo, rimanendo fermi e senza essere disturbati.
Contro i disturbi da Flemma, e buona norma smettere con l'esercizio fisico e tralasciare le proprie attività, rimanendo in un ambiente caldo.
C) Rispetto ai medicinali che devono essere usati per curare i disturbi dei tre umori:
Per curare i disturbi da Vento, usare tre sapori diversi, dolce, aspro e salino, rispetto alla loro efficacia, untuoso, pesante e delicato.
Quelli usati contro i disturbi della bile sono dolci, amari e amarissimi
Misture di medicamenti rispetto alla loro azione:
per calmare il dolore, per guarire le malattie, e per purgare.
Azione calmante:
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contro i disturbi da vento: zuppe e burro medicato ( una specie di sciroppo)
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contro i disturbi da bile: medicine liquide, tisane, infusi, decotti, pozioni ecc.
- contro i disturbi da flemma: pillole e medicine in polvere. Le zuppe possono essere di osso, di carne, di burro, di melassa o di vino. Nel libro sono elencate cinque specie di zuppe, i cui ingredienti variano in relazione alle modalità di uso e agli effetti.
Azione depurativa e purgativa:
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Per i disturbi da vento è indicato un blando depurativo;
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Per quelli della Bile si richiede l'azione decisa di un purgante.
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Nei disturbi che interessano la flemma è indicato un emetico.
Rispetto a questi medicamenti, avremo tre specie di medicamenti depurativi, quattro tipi diversi di purganti e due emetici.
Rispetto agli interventi e alle operazioni chirurchiche, si cosparge il corpo di burro e si ricorre alla cauterizzazione alla maniera turca per curare le malattie causate dal vento. Per le malattie della bile, si pratica la flebotomia e la cura con acqua calda.
Contro le malattie da flemma, si applicano le sanguisughe e si pratica la cauterizzazione. Queste sono le cure da praticare nei disturbi della Vento, della bile, e della Flemma. Sono 98, una per ogni foglia. Se il medico é esperto e diligente in queste applicazioni, e se il paziente esegue le cure con obbedienze e rispetto, sarà liberato dalle malattie.
Sesto capitolo
Riepilogo degli ultimi tre capitoli.
Le radici:
Ricordando la metafora o l'allegoria dell'albero, ci sono tre radici:
1) prima radice la base della malattia; 2) seconda radice, i sintomi; 3) terza radice, la maniera per curarle.
Numero di tronchi:
Dalla prima radice, si innalzano due tronchi: quello dello dello stato immutabile dell'organismo (ossia il corpo in perfetto equilibro con i suoi costituenti) e il secondo tronco che rappresenta la variabilità dell'organismo colpito da malattia.
Il secondo tronco si divide in tre rami, chiamati: vedere, sentire e chiedere.
Il primo ramo si riferisce all'ispezione delle urine e della lingua, il secondo alla presa dei polsi, auscultazione, e il terzo all'interrogatorio relativo alle circostanze in cui si è manifestata la malattia.
Dal terzo tronco si elevano quattro rami: quello del cibo; quello dello stile di vita; quello dei medicamenti usati e l'ultimo è quello delle tecniche chirurgiche e degli interventi praticati.
Il numero di rami:
Dai rami del tronco dell'albero che non cambia ci sono i tre umori, i sette costituenti corporei e i tre prodotti di scarto.
Dal tronco dell'albero delle condizioni mutevoli, ci sono nove rami: cause delle malattie, cause accessorie, le parti colpite, il punto, le vie di penetrazione, il periodo d'insorgenza, i frutti delle conseguenze, cause di trasformazione da una malattia all'altra, i disturbi da caldo e da freddo.
Sul tronco che identifica i sintomi delle malattie, si innalzano otto rami, due rami per l'ispezione della lingua e delle urine, 3 per l'auscultazione dei polsi, polso-Vento, polso Bile, polso Flemma.
I rami dell'interrogatorio sulle circostanze delle malattie sono tre. Dal tronco che identifica la maniera di curare si ergono i seguenti rami: tre del cibo e della carne, tre per le bevande e le pozioni,tre per lo stile di vita,sei per le medicine rispetto al gusto e all'efficacia; sei ad azione calmante per gusto ed efficacia, tre medicine depurative.
Gli ultimi tre rappresentano gli interventi medici o chirurgici. In totale sono 47 rami.
Numero di foglie cresciute su ogni ramo.
Sul ramo dell'albero sano sono cresciute 25 foglie;
Sui rami dell'albero malato ci sono 63 foglie che identificano i sintomi delle indisposizioni.
Sul ramo dell'ispezione (lingua e urine) ci sono sei foglie.
Sul ramo dell'auscultazione ci sono tre foglie che identificano la tipologia del battito del polso. Sul ramo delle domande da rivolgere al paziente, ci sono 29 foglie una per ogni domanda specifica.
Sul ramo chiamato del cibo (dieta, carne, bevande e tisane), ci sono 25 foglie, 14 per il Vento, 12 per la Bile, e nove per la Flemma.
Sul ramo dello stile di vita ci sono sei foglie;
Sul ramo delle rimedi, basate sul gusto e sull'efficacia, le foglie sono diciotto, nove basate sul gusto e nove sull'efficacia ,tre per le zuppe medicamentose, cinque tipi di burro medicinale o sciroppi, 4 tipi di pozioni, quattro polveri, due tipi di pillole, cinque tipi di polveri aromatiche, nove tipi di rimedi depurativi. Per un totale di 50 tipi di rimedi.
Ricapitolando: sul tronco che rappresenta la base dei sintomi, ci sono 188 foglie.
Su quello che identifica i sintomi le foglie sono 38.
Infine il tronco che identifica la maniera per curarle, haci sono 98 foglie. In totale l'albero malato ha 224 foglie.
Ci sono due boccioli, salute e lunga vita.
Tre frutti, perfezione morale, benessere e felicità.
E con questo termina il primo capitolo o primo Tantra di questo trattato medico.