Sima Qian
Memorie storiche – SHI JI
Solo chi conosce il passato può dominare il presente
Il ruolo cardine nella storiografica cinese è stato quello svolto dal grande storico di corte Sima Quian (Longmen 145 a.C – 90 a.C. ); Shi Ji è la più colossale opera storica pervenuta a noi dall'antica Cina,( paragonabile per importanza alle “Storie” le celebri memorie di Erodoto), di cui possiamo attribuire con certezza la paternità al suo autore.
Figlio di Sima Tan, astrologo e letterato presso la corte dell'imperatore Han Wudi,dopo la morte del padre avvenuta nel 109 a.C., gli succedette nell'incarico di corte e soprattutto, si assunse l'onere di portare a compimento il lavoro intrapreso a titolo personale da suo padre, ossia scrivere un trattato generale della storia della Cina, dall'antichità fino al suo tempo.
Shi Ji o Memorie Storiche copre un periodo di oltre duemila anni, inizia dall'origine dei mitici fondatori, santi, saggi e imperatori che fecero dono all'umanità dell'arte dell'agricoltura, come il Divino Imperatore Shennong,Huang Di, l'Imperatore Giallo che regalò agli uomini l'arte della medicina,Gran Yu fondatore della dinastia Xia e, dopo aver ripercorso tutte le tappe salienti della storia della Cina arriverà a raccontare del suo signore, l'imperatore Han Wudi ( 140 – 88 a.C), di cui metterà in risalto la sua lungimiranza; sotto il suo mandato infatti ci fu un vero momento di benessere grazie alla sua politica interna rivolta allo sviluppo dell'agricoltura, alla costruzione di imponenti opere di canalizzazione e allo sviluppo di reti stradali per favorire il commercio, mentre, agendo con fine diplomazia sul fronte della politica estera,riuscirà ad ingraziarsi i paesi limitrofi inaugurando la fiorente epoca di scambi commerciali che porterà all'apertura della“ Via della seta “, una via commerciale che unirà la Cina ai territori dell'Impero romano. Con oltre 6000 Km di percorso, partendo dalla capitale Xian, fino a raggiungere le coste del Mediterraneo; attraverso la Cina settentrionale, i gruppi del Pamir e del Karakorum, passando per Samarcanda , Damasco fino ad arrivare ad Alessandria e Antiochia.
Han Wudi fu inoltre il primo Imperatore a riconoscere il Confucianesimo come religione di Stato. L'opera di Sima Qian “ Le Memorie Storiche “, chiamate Shi Ji furono composte a partire dalla morte del padre fino alla fine dei suoi giorni.E' grazie alla sua meticolosità di storiografo e alla sua capacità di classificare e catalogare gli eventi storici, che oggi l'umanità dispone di gran parte delle conoscenze sulla Cina antica. Il trattato comprende 130 capitoli, che a loro volta si sviluppano in cinque sezioni:
“ Annali di fondazione “
“ Tavole cronologiche “
“ Trattati “
“ Famiglie ereditarie “
“ Biografie “ i comprese la sua e quella del padre Sima Tan.
L'importanza della sua opera sta nel criterio di classificazione, comparabile ai criterio adottato dalla storiografia contemporanea.
Compilazione delle informazioni: utilizzando come fonte il materiale conservato nella Biblioteca Imperiale, il Classico dei Documenti o Shujing,uno dei testi classici del pensiero Confucianesimo, scritto all'epoca della dinastia Zhou ( XIII sec. a.C. - 256 a.C. ), che riporta colloqui, avvenimenti storici, trattati di filosofia e politica e comunque tutto quello che è una testimonianza della storia antica, ad esclusione della poesia, della preghiera e del culto e dell'arte della divinazione. Materiale provenienti dagli archivi paterni e informazioni raccolte personalmente durante i suoi viaggi effettuati per conto di suo padre proprio per raccogliere informazioni, leggende e tradizioni, utili alla compilazione dell'opera che Sima Tan aveva in mente di realizzare.
Verifica delle informazioni: attraverso la comparazione degli eventi raccontati, con racconti tradizioni e leggende delle varie popolazioni dell'Impero.
Analisi delle informazioni : con la classificazione mediante la quale si abbandonava all'analisi del principio dell'evoluzione e dello sviluppo della storia dell'uomo e delle relazioni con queste e il mondo del divino, del soprannaturale,giungendo alla conclusione che il corso della storia è condizionato solo dalla volontà umana.
La sua opera, stilisticamente si presenta sotto forma di conversazione, trasformando gli avvenimenti della storia in un genere letterario nuovo,aprendo la strada successivamente alla novellistica e alla prosa come si può dedurre anche dal Classico delle Poesie ShiJing. Sima Qian si propone di ricercare attivamente l'essenza degli avvenimenti,mantenendo comunque nei suoi commenti un'attitudine all'imparzialità e alla neutralità , ponendosi sopra il potere precostituito che lo porta nella sua ricerca meticolosa della narrazione storica a parlare degli avvenimenti che interessano tutte le classi sociali.
Così scrive di se stesso:
” ho riunito e ordinato le antiche tradizioni del Paese che erano state perdute. ho esaminato il modo del succedersi degli eventi, la causa del suo successo e il suo fallimento, l'origine e la sua decadenza......le mie intenzioni sono quelle di indagare i limiti che separano le questioni degli uomini dalle questioni del cielo, analizzando i cambiamenti prodotti nell'antichità fino ai nostri giorni.........”
Da questo si deduce la certosina precisione nel tenere in considerazione tutti i fattori che agiscono sulla complessità storica della sua epoca; razionalmente affronta le questioni economiche, politiche, geografiche, non tralascia l'importanza della tradizione né l'influenza del clima che hanno agito sui processi di insediamento e sviluppo socioeconomico di alcune aree del paese rispetto ad altre. Ancora oggi in Cina, le Memorie Storiche sono utilizzate come testo scolastico nelle scuole di formazione superiore.
Il decennio dal 109 al 99 a.C.sono per Qian i più prolifici e densi di successi e realizzazioni personali, la sua creatura alla quale sta dedicando passione e energia, sta prendendo forma, intanto riscuote successi anche nel campo dell'astrologia, dove realizza il primo calendario che divide l'anno in 365 giorni.
Nel 99 a.C. purtroppo un evento terribile incombe su di lui e sulla sua esistenza di studioso. Al generale Li Ling,viene inflitta una della più umiliante sconfitte in campo di battaglia da parte dei ribelli Xionghu. Sima Quian in qualità di consigliere di corte assunse le difese del generale, che godeva della sua stima, pur non conoscendolo personalmente. Intrighi di palazzo,gelosie e invidie professionali da parte degli altri funzionari di corte, riescono ad istigare l'imperatore il quale ritenendo illegittima e inappropriata la difesa del generale, interpreta la cosa come un affronto di lesa maestà e condanna il suo storico ad una pena terribile,la castrazione e il carcere. Secondo il costume dell'epoca, all'umiliazione di questa mutilazione doveva seguire il suicidio, Sima Qian si rifiuta di adempiere a questo gesto estremo, giustificando egli stesso il motivo del suo rifiuto a procedere.
“ ...... la ragione per la quale subisco questi mali e ho scelto di continuare a vivere,trascinando la mia esistenza nel fango, è che mi affligge il pensiero di avere nella mente cose che ancora non ho potuto esprimere, e provo vergogna a pensare che quando me ne sarò andato i miei scritti non potranno essere tramandati ai posteri....ho osato non essere modesto e mi sono dedicato al mio vano scrivere. Ho raccolto e messe insieme le antiche tradizioni che erano andate disperse e perdute.....prima che il manoscritto fosse terminato mi è capitata questa disgrazia. Il dispiacere di non vederlo finito ha fatto si che mi assoggettassi alla pena estrema. Quando il mio lavoro sarà finito, lo depositerò in un luogo sicuro. Se sarà trasmesso ad uomini che lo sapranno apprezzare e supererà i confini dei villaggi e delle città, dovessi subire mille mutilazioni, che potrò mai rimpiangere?......”
Nel 96 a.C. uscì di prigione, le sue vicende umane e i patimenti subiti, invece di fiaccare il suo animo lo resero più forte e consapevole. Continuò a lavorare intensamente alla sua opere fino all'anno 91 quando terminò il suo capolavoro.
Giunto alla conclusione dell'opera della sua vita, lo spirito e la voglia di combattere e non arrendersi davanti alle avversità della vita lo abbandonarono,
Sima Qian si ammalò e sopravvisse di poco alla sua creatura.