Alimenti e nutrizione

Vitamina B2- Riboflavina

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Categoria: Alimentazione

Vitamina B2


La riboflavina o vitamina B2 isolata da materiale biologico allo stato puro ( 1gr da 10,000 litri di latte) e chiamata originariaente vitamina G, fu una scoperta di Szent-Gyorgy, Robert Khun e Th. Wagner-Jauregg nel 1933. La riboflavina è un composto organico il cui costituente principale è il gruppo triciclico isoaloxazina, dall'addizione di gruppi metilenici in posizione 7 e 8 e di una molecola di ribitolo in posizione 10 deriva la riboflavina.

 

riboflavina

7,10 – dimetil – 10 – ribitil - isoaloxazina


Si presenta come cristalli aghiformi di colore giallo arancio con fluorescenza verde, solubile in acqua, stabile al calore che la disattiva nella percentuale del 10 – 20%,è altresì stabile all'azione dell'ossigeno atmosferico ma viene facilmente disattivata dalla luce per decomposizione in lumiflavina e lumicromo per distacco totale o parziale del radicale ribitolo.

Con l'ebollizione la perdita della vitamina è piuttosto contenuta, mentre il processo di scongelamento ne determina la perdita in una percentuale piuttosto significativa, ma è l'esposizione alla luce solare che provoca una massiccia distruzione della vitamina; il latte esposto alla luce fa registrare una perdita quantificabile attorno all' 85%.

La dose giornaliera consigliata (RDA) è di 1,7mg, aumentabili nei bambini in fase di crescita (2,0-2,5mg), nelle donne in gravidanza (2mg) e durante l'allattamento (2,0-2,5mg), una piccola quota della vitamina è comunque di origine endogena essendo prodotta dalla flora batterica residente nel tratto intestinale.

La riboflavina esogena quella assunta con gli alimenti si presenta sotto forma di FAD e FMN, legata ad alcune proteine vettrici, l'idrolisi acida dello stomaco provoca la liberazione delle flavine che sono idrolizzate a riboflavine dalla fosfatasi alcalina e pirofosfatasi prima dell'assorbimento intestinale che avviene per la maggior parte nell'intestino tenue. E' immagazzinata nel fegato sottoforma di FAD attraverso un sistema di trasporto negli epatociti regolata da alcune proteine Ca+ / calmoduline dipendenti che ne facilitano il trasporto all'interno delle cellule. Viene escreta attraverso le urine e il sudore. La riboflavina circola nel sangue legata ad alcune proteine plasmatiche, soprattutto albumina e globuline. A livello della mucosa intestinale la riboflavina è fosforilata sul ribosio per formare i due coenzimi ( FMN e FAD ), il flavin-mononucleotide FMN si ottiene per fosforilazione di una molecola di riboflavina mentre il flavin-adenin-dinucleotide FAD si ottiene per adenilazione di una molecola di flavin – mononucleotide FMN




Questi due composti ad azione coenzimatica costituiscono i gruppi prostetici di numerosi enzimi trasportatori di idrogeno che ricoprono un loro ruolo fondamentale nelle reazioni di ossido- riduzione: deidrogenasi (deidrogenasi succinica e deidrogenasi glicinica) e ossidasi (xantina ossidasi ). La riboflavina è parte integrante del metabolismo delle proteine, dei lipidi e dei carboidrati: intervenendo nelle reazioni di decarbossilazione ossidativa del piruvato, dell'ossidazione degli acidi grassi e degli amminoacidi, trasporto degli elettroni nel processo di fosforilazione ossidativa.

La carenza di vitamina B2 provoca la comparsa di lesioni a livello della cute e delle mucose (cheiliti, glossiti, stomatiti, dermatiti seborroiche ), disturbi neurologici provocati dalla mancata azione sinergica con la vitamina B6, la quale in stato di carenza da B2 non può essere convertita nella forma coenzimatica, sintomi oculari      ( fotofobia ipervascolarizzazione della congiuntiva, opacità corneale ). Lo stato carenziale di vitamina B2 è detto ariboflavinosi ed è spesso associata ad una sindrome detta orale-oculare-genitale, presenza di stomatite angolare,fotofobia e sensibilità alla luce dermatite scrotale. Stati di carenza si registrano nell'allattamento prolungato al seno perché la percentuale di vitamina B2 contenuta nel latte materno copre solo il 40% del fabbisogno giornaliero per cui si rende necessario un supplemento vitaminico, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove l'allattamento al seno si protrae più del tempo consigliato dai protocolli internazionali e dove la donna che allatta non sempre è nutrita nella maniera giusta.

Allo stato attuale non ci sono studi tendenti a dimostrare un'effettiva tossicità della vitamina, perchè sembra che una volta raggiunto il limite di saturazione pari ai 25 mg il surpuls venga eliminato con le urine e il sudore.

La riboflavina è diffusissima nel regno vegetale, la ritroviamo comunemente nel lievito di birra 4mg per 100gr di prodotto, nel germe dei cereali, nella frutta secca oleosa, nelle foglie verdi, nei broccoli,nei cavolfiori, nei carciofi e nelle carote.

Trova impiego nell'industria alimentare, come colorante giallo E101 – E 102.

 

 

Contenuto di vitamina B² in alcuni alimenti, espressa in mg%

 

 
 Nome                   Vitamina B²          ( mg /100gr)
 Lievito di birra secco 4,2
 Lievito di birra fresco  1,7
 Mandorle secche 0,90
 Germe di grano  0,83
 Nocciole secche
 0,55
 Broccoli 0,50
 Uovo  0,46
 Piselli 0,29
 Lenticchie 0,26
 Spinaci    0,20

 

 

 

 

 

 

 

 

 


                                                                       

 

                                                

                                               

                                                     

                                                      

                                                    

                                                                  

                                                                     

                                                                    

                                                              

                                                               


 

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